Il 30 gennaio ho avuto il piacere di partecipare all’anteprima destinata a blogger e giornalisti di una bellissima esperienza che è possibile vivere a Roma a partire dal mese di Febbraio.

X City Tours è un progetto già attivo a Venezia e Milano e ideato da due dinamiche ragazze, Alisa e Clara, ma è una vera novità la sua presenza nella Capitale.

Già dalla descrizione mi aveva molto colpito l’impostazione di quella che alcuni possono interpretare come una specie di visita guidata nei quartieri di una città, mentre in realtà non c’è niente di più diverso…

Innanzitutto, mi piace la scelta di quartieri, sì famosi, ma di sicuro non tra le prime mete scelte dai turisti che visitano la città: il Ghetto e Trastevere.

Avevo poi letto nella presentazione che il tour era consigliato anche a coloro che vivono a Roma, e questo mi aveva incuriosito… Io ho vissuto e lavorato nella Città Eterna più di 15 anni, quindi forse non la conosco come la conoscerebbe una persona nata e vissuta sempre là, ma non è nemmeno una novità per me.

Infine, la parola magica “caccia al tesoro” aveva fatto capitolare anche i miei figli, che, entusiasti, si sono da subito voluti aggregare alla gita.

E insomma… giovedì scorso io, Gabriele (quasi 10 anni) e Angelica (6 anni) siamo partiti per la nostra avventura, dopo un’uscita anticipata da scuola (che è già una festa di per sé) e un viaggetto in treno che ha reso tutto ancor più avventuroso! A Roma abbiamo incontrato il papà e ci siamo diretti tutti insieme al luogo dell’appuntamento: piazza Mattei 🙂

Essendo in 4 eravamo una squadra completa, mentre chi non aveva già dei compagni di avventura ha facilmente potuto formare al momento la propria squadra.

Abbiamo ricevuto il nostro kit (una mappa, una lettera d’amore misteriosa e incompleta, un libretto con tutte le indicazioni e le curiosità delle varie tappe, un foglio con le domande a cui trovare una soluzione, penna e braccialetto identificativo della squadra), abbiamo creato un gruppo Whatsapp di riferimento e… siamo partiti, dandoci appuntamento all’ultima (al momento sconosciuta) tappa alla fine della caccia al tesoro.
Si, perchè ogni squadra è autonoma negli spostamenti, non c’è una guida e i contatti con gli altri si tengono solo tramite il gruppo Whatsapp. Intrigante, vero?

E così, tappa per tappa, abbiamo scoperto tante curiosità, leggendo ai bambini le descrizioni sul libretto e impegnandoci poi insieme a scovare quanto richiesto dalla caccia al tesoro e non è stato sempre semplice! Abituati come siamo a guardare l’insieme, la grandiosità di un monumento, la bellezza di un’opera d’arte, a volte cercare un particolare o interpretare una richiesta mette davvero alla prova.

Il valore aggiunto di questo tour è proprio questo: non la visita a una piazza, chiesa, area archeologica famosa… ma la scoperta di curiosità meno famose o del tutto sconosciute. Ed ecco perchè questa esperienza è sicuramente consigliata anche a chi conosce bene Roma.

Abbiamo camminato molto, ma i bambini non si sono mai stancati, perchè sempre incuriositi e concentrati sulla soluzione degli enigmi, oltre che spronati dalle foto che le altre squadre inviavano sul gruppo.

Insomma, un’esperienza divertentissima, che ci ha consentito di passare un pomeriggio tutti insieme durante la settimana (cosa rarissima), di far conoscere ai bambini delle cose nuove, ma anche di parlare loro di temi seri come la Shoah proprio nella settimana della memoria, grazie alla visita del Ghetto e alla “scoperta” delle pietre d’inciampo, della Sinagoga, delle targhe in memoria degli ebrei deportati.

Vi ho incuriosito?? Spero di si, perchè, credetemi, vale davvero la pena prendersi un paio d’ore per fare questa esperienza, in compagnia di amici e familiari, ma anche da soli, conoscendo nuove persone in un contesto diverso dal solito.

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