Adoro la “stagione” delle uscite didattiche!
Guidare le scolaresche alla scoperta di curiosità e nuove informazioni, aiutando i bambini a sperimentare e mettersi in gioco in prima persona, divertendosi insieme e mettendo le mani “in pasta”, è sempre un momento di grande soddisfazione, ma anche la fine di un percorso che ha inizio mesi prima, nel momento della progettazione di un nuovo percorso.
E’ il mio lavoro principale, quello di progettare. E per me progettare significa creare, immaginare, partire da un tema e aspettare la scintilla. La scintilla che all’improvviso accende la miccia di tutto il processo e dà vita a un fiume in piena di idee e intuizioni.
Fiume che a un certo punto deve trovare degli argini però! Perché la cosa più difficile, e più stimolante, è equilibrare tutto: la teoria e la pratica, la didattica e il gioco, i momenti di tranquillità a quelli di attività.
E poi bisogna tener presente il target a cui ci si rivolge, l’età dei bambini e il loro numero, la location e le difficoltà tecniche a cui si va incontro…
Infine occorre ipotizzare ogni imprevisto e prevedere eventuali aggiustamenti e variazioni, sia in base a difficoltà tecniche che possono presentarsi, sia in base alle reazioni, domande, curiosità dei bambini presenti.
Insomma… è un lavoro bellissimo, molto stimolante, molto creativo ma anche molto lungo e complesso, fatto di studio, prove tecniche, verifiche e aggiustamenti. E per questo il giorno in cui tutto si conclude racchiude in sé tantissime emozioni.
Ma ora bando alle ciance e passiamo a un breve resoconto dell’esperienza fatta questo martedì con degli splendidi bimbi della Scuola dell’Infanzia G.Manzi di Terracina.
L’idea sviluppata insieme all’archeologa Erica Buldorini era di far conoscere ai bambini il mestiere del paleontologo e dell’archeologo più da vicino. Abbiamo quindi iniziato il nostro incontro ascoltando Erica parlare di questi affascinanti mestieri e visto i suoi strumenti di lavoro!
Il caschetto giallo è molto bello ed è necessario per lavorare in sicurezza, ma tutti sono rimasti particolarmente affascinati dalla trowel che ognuno ha paragonato agli oggetti più disparati in base alla sua caratteristica forma: a qualcuno sembrava la cazzuola dei muratori, mentre ad altri la paletta per dolci!
Ci siamo quindi alternati in due divertenti attività per mettere in pratica ciò che Erica aveva spiegato: abbiamo scavato negli strati di sabbia alla ricerca di ossa di dinosauro e conchiglie e riportato alla luce dei fossili con l’aiuto di piccoli “scalpelli” in legno, pulendo i reperti con il pennello e classificandoli.
Visto che abbiamo trovato delle ossa di dinosauro tra i nostri reperti, abbiamo cercato di conoscerli meglio. Abbiamo parlato di ciò che mangiavano, delle loro dimensioni, di come si spostavano e delle differenze tra le diverse specie. E poi naturalmente abbiamo giocato insieme per vedere se ricordavamo tutti i tipi di dinosauro di cui avevamo parlato! E allora abbiamo nuotato, calpestato, cacciato, volato, allungato il collo… inutile dire che i bambini non ne hanno sbagliato uno!! Complimenti a tutti!
Però oggi i dinosauri non ci sono più… che fine avranno fatto?! Dopo aver esaminato insieme le ipotesi più accreditate sulla loro scomparsa e imparato il termine “estinzione”, abbiamo verificato con i nostri occhi attraverso un esperimento molto scenografico, che se un vulcano molto grande erutta, anche se non tutti i dinosauri muoiono subito, moriranno dopo un po’ per diverse cause. E i bambini sono stati davvero molto intuitivi nel capire le motivazioni!
Ma se i dinosauri sono estinti, come sappiamo che sono vissuti? Per esempio, attraverso i fossili! Ed ecco che, dopo il nostro viaggio nel tempo, il cerchio si chiude.
E prima di diplomarci piccoli Paleontologi, abbiamo provato a realizzare un piccolo fossile da portarci via come ricordo e abbiamo fatto un quiz per vedere quanti tipi ne riconoscevamo 🙂
Guardate che capolavori!
Aggiornamento 10/06/2019
I bravissimi bambini della sez. C della scuola dell’Infanzia G.Manzi di Terracina, che hanno partecipato a questa uscita didattica, nelle settimane successive hanno ripercorso a scuola con le loro maestre i momenti più importanti della loro esperienza con noi e hanno prodotto dei bellissimi disegni che non posso non pubblicare a conclusione di questo racconto 🙂
Grazie bimbi e grazie maestre!
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