Ci siamo appena lasciati alle spalle il Carnevale e San Valentino, quasi in un colpo solo, e
iniziamo subito a pensare alle prossime festività!
Quest’anno la Pasqua cadrà “bassa” (così si dice quando viene festeggiata tra il 22 marzo
e il 2 aprile) e già il primo aprile saremo a tavola con uova di cioccolato, pastiere e colombe.
I dolci tipici di Pasqua, però, non sono solo questi: ogni regione d’Italia ha le sue variazioni di dessert Pasquali. Qui a Terracina, in particolare, abbiamo due tradizioni irrinunciabili, il Tortolo e la Casatella.
Entrambi sono dolci, ma mentre il primo è una delle mille varianti del diffuso “tortano” di Pasqua, dolce lievitato poco zuccherato che ben si accompagna anche a salumi saporiti come la corallina, il salame romano immancabile nella colazione pasquale, la Casatella è un dolce più particolare e poco conosciuto.
Si tratta, infatti, di una crostata alta e morbida che abbina alla ricotta, ingrediente tipico di molte preparazioni pasquali, il caffè e la sambuca.
Non ho una ricetta di famiglia da condividere, per cui mi sono prima documentata un po’ e poi, prendendo spunto dalla ricetta di questo blog, di cui ho solo modificato leggermente le dosi, ho fatto il mio tentativo, ottenendo esattamente il gusto e la consistenza desiderati.
Ingredienti per la pasta frolla:
- 75 g di burro
- 2 uova
- 130 g di zucchero
- 350 g di farina
- mezza bustina di lievito
Ingredienti per il ripieno:
- 500 g di ricotta
- 1/2 tazzina di caffè di sambuca
- 1 tazzina e mezza di caffè
- 250 g di zucchero di canna
- un cucchiaio di cannella
- 4 uova
Ho prima preparato la pasta frolla, mescolando uova e zucchero e aggiungendo la farina miscelata col lievito e infine il burro in pezzetti. Ho impastato tutto, formato una palla e messa in frigo una trentina di minuti.
Nel frattempo ho preparato il ripieno mescolando alla ricotta le uova sbattute con lo zucchero, la sambuca, il caffè e la cannella.
Ho quindi steso col mattarello la pasta frolla, aiutandomi con un po’ di farina. Va stesa abbastanza sottile, perchè essendoci il lievito aumenterà di spessore in cottura.
Con 3/4 di essa ho rivestito uno stampo adatto alla crostata (imburrato), ho versato il ripieno e poi ho rivestito la crostata con la classica griglia formata da strisce ricavate dalla pasta frolla avanzata.
Ho quindi infornato per circa 40 minuti a 180°.
Come tutte le crostate e soprattutto i dolci a base di ricotta, diventa più saporita col passare dei giorni. 2-3 giorni dopo la preparazione è al massimo per sapore e consistenza.
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Particolarissimo il suo ripieno.. ricotta… anice e caffè!!!! da provare.. smackkkkk
Un tempo le torte con la ricotta non mi piacevano…un tempo!!!
Adesso ne vado matta! Cannoli, pastiere, cheesecake e anche questo tuo dolce tipico dove c’è anche il caffè che mi attira moltissimo!!! 😀
La metto nel Mio ricettario poi la proverò. Qui da noi pastiera a go go!;-)